Analisi dell’offensiva ribelle ad Aleppo, Siria, e delle implicazioni per il regime di Assad, la Russia e le potenze occidentali.
Negli ultimi giorni, la crisi in Siria ha raggiunto un nuovo culmine con l’avanzata dei ribelli su Aleppo, una delle città simbolo del conflitto civile siriano. Questa offensiva rappresenta il primo ingresso significativo delle forze di opposizione nella città dal 2016 e segna un momento cruciale per gli equilibri della regione.
Siria: i ribelli e il nuovo fronte di guerra ad Aleppo
I protagonisti principali di questa nuova fase del conflitto sono i miliziani di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), un gruppo considerato un tempo affiliato ad al-Qaeda, ma che negli ultimi anni ha cercato di ridefinire il proprio ruolo sulla scena internazionale. Gli uomini di HTS hanno guidato l’avanzata, sostenuti da altre fazioni ribelli che si sono unite per combattere il regime di Bashar al-Assad. L’obiettivo dichiarato è quello di fermare i raid aerei governativi e “difendere il popolo siriano”.
L’offensiva ha messo in evidenza la debolezza delle forze governative, costrette a ritirarsi strategicamente da Aleppo per riorganizzarsi. Tuttavia, l’impatto sul campo è devastante: oltre 300 vittime, tra cui molti civili, e decine di migliaia di sfollati. Le immagini delle prigioni liberate e dei quartieri riconquistati dai ribelli stanno facendo il giro del mondo, evidenziando una frattura ormai insanabile nel tessuto politico e sociale della Siria.
Il ruolo internazionale e le implicazioni geopolitiche per la Russia e Usa
Questa crisi non è solo un problema locale. La Russia di Vladimir Putin, principale alleata del regime siriano, ha risposto con raid aerei mirati, colpendo le postazioni ribelli ad Aleppo e causando ulteriori vittime. Tuttavia, l’impegno di Mosca in Ucraina potrebbe limitare la capacità di intervento in Siria, lasciando il regime di Assad in una posizione sempre più vulnerabile.
Anche gli Stati Uniti monitorano attentamente la situazione. Fonti diplomatiche negano un coinvolgimento diretto nell’offensiva ribelle, ma la sorpresa di Washington di fronte alla rapidità degli eventi suggerisce una complessità strategica che potrebbe richiedere un intervento più deciso nei prossimi giorni.
La crisi in Siria è entrata in una nuova fase, con Aleppo al centro del conflitto. La comunità internazionale è chiamata a rispondere, mentre il destino del regime di Assad appare sempre più incerto. La domanda principale rimane: quanto ancora durerà questa guerra devastante e quale sarà il suo impatto a lungo termine sulla regione e sul mondo?